Lega nel Mondo è sempre più in crescita, capace di allargare la sua rete e di presentarsi come realtà ben strutturata agli organismi consolari in Svizzera”. A dichiararlo è Paolo Borchia, coordinatore di Lega nel Mondo ed europarlamentare, sugli incontri che si sono tenuti al consolato generale d’Italia di Zurigo e di Lugano. Il coordinatore di Lega nel Mondo Svizzera Stefano Gualandris, insieme al referente per la Svizzera tedesca Andrea Schenone, hanno incontrato il console Giulio Alaimo al consolato generale d’Italia a Zurigo. “Durante l’incontro abbiamo presentato il lavoro di Lega nel Mondo, in particolare il progetto, da noi sostenuto, di un’associazione culturale che ha il fine di sviluppare un modello federalista per l’Italia, su esempio di quello elvetico” afferma il coordinatore Stefano Gualandris. Tra i vari temi toccati “il supporto alla cultura e alla lingua italiana, la situazione di disagio per i nostri concittadini residenti nel Cantone dei Grigioni e a San Gallo, in difficoltà dopo la chiusura del consolato” prosegue Gualandris. Il secondo incontro si è tenuto a Lugano tra il coordinatore di Lega nel Mondo Svizzera, insieme al referente per il Canton Ticino Franco Fiorentini, e il console generale Mauro Massoni. “Oltre a presentare la struttura di Lega nel Mondo e a discutere sulle prossime elezioni dei comites – afferma Gualandris – ci siamo concentrati sui temi italo-svizzeri riguardanti i frontalieri, il miglioramento dei trasporti transfrontalieri e dei rapporti economici, le relazioni tra le autorità elvetiche e gli italiani residenti sul Ticinese, non solo per i privati ma anche per chi ha aperto attività imprenditoriali in Svizzera”. Non sono mancati i temi spinosi, come la situazione del Comune di Campione d’Italia e di come rendere più efficiente la non semplice gestione burocratica di molti italiani presenti in un territorio relativamente piccolo come il Ticino. “In attesa dei prossimi incontri a Ginevra e Berna, ci tengo a ringraziare i consoli che mi hanno ricevuto: sono soddisfatto nel constatare una reciproca volontà di supportare i nostri concittadini all’estero, non solo in ambito burocratico, ma anche attraverso progetti di supporto e di crescita sociale e culturale” conclude Gualandris.