“Da qualche mese la maggior parte dei consolati italiani in tutta Europa sono chiusi ed evadono solo pratiche ritenute urgentissime. Tutto  ciò pone serie difficoltà ai nostri connazionali iscritti all’Aire che hanno bisogno del rilascio di un documento scaduto, di una procura o qualsiasi altro servizio che offre la nostra rete consolare”.  E’ quanto si legge in una nota congiunta di Paolo Borchia, europarlamentare e coordinatore di Lega nel Mondo e di Marco Tirapelle, coordinatore politico per l’Europa di Lega nel Mondo il quale sottolinea che pur in questa emergenza ”i consolati possano benissimo riaprire e mettere in essere una serie di misure atte a proteggere gli impiegati e funzionari del consolato così come i fruitori stessi. Si possono far accedere le persone su appuntamento, evadere alcune pratiche a distanza, via email o per telefono”. Lega nel Mondo fa sapere che sono numerose le mail e telefonate di cittadini italiani che necessitano di rinnovare documenti, passaporti, carte d’identità, farsi riconoscere titoli di studio, oppure trascrivere un certificato anagrafico o di stato civile.  ”Ma a distanza di tre mesi dalla chiusura – rilevano Borchia e Tirapelle – ancora oggi non si sa nulla e gli italiani che devono rientrare ancora sono in balia  del ministro Di Maio e del sottosegretario Merlo, che continua a scrivere su blog e giornali che tutto sta andando bene”. Ci chiediamo, è l’appunto degli esponenti di Lega nel Mondo ”quando i nostri uffici consolari saranno riaperti al pubblico considerando che la vita sta riprendendo il suo corso normale”. Lega nel Mondo invita quindi il ministro Di Maio ad attivarsi immediatamente ”imponendo la riapertura con tutte le precauzioni necessarie alla tutela dei dipendenti e degli utenti considerando l’arretrato di tre mesi giacente negli uffici consolari, 90 giorni che avrebbero permesso di recuperare il ritardo, oramai prassi nel rilascio di documenti”.